Primo evento assoluto in Italia dedicato alla famosa saga cinematografica.
Primo evento ufficiale riconosciuto da Disney in collaborazione con 501st, il gruppo di costuming imperiale fondato da Albin Johnson e arrivato a contare oggi più di 7000 membri in tutto il mondo.
Un evento unico che ha emozionato tutti i membri 501st Italica Garrison e Rebel Legion tanto quanto le numerose persone, fans, fotografi e curiosi che si sono riuniti sotto il Colosseo in un soleggiato giorno di maggio.
Ma perché proprio questa data?
Il 4 maggio è considerato, dai fan di Star Wars, un giorno di festa in cui celebrare la cultura legata alla saga. La scelta di considerare questo giorno come Star Wars Day è dovuta alla popolarità di un gioco di parole in lingua inglese tra la famosa citazione “May the Force be with you” (“Che la Forza sia con te”) e la frase “May the fourth be with you” (“Che il 4 maggio sia con te”), causato dal doppio significato della parola May (in relazione al contesto può significare “possa” oppure “maggio”) e dall’assonanza tra le parole Force (“Forza”) e fourth (“Quattro”).
L’impegno ha visto due mesi di programmazione, lavoro di gruppo, organizzazione logistica, riunioni e incontri per arrivare ad organizzare uno dei più incredibili weekend mai capitati in Italia.
Nella tarda mattina di sabato i primi arrivi, i legionari hanno cominciato la giornata sistemandosi negli spogliatoi adibiti, le prime chiacchiere, i controlli ai costumi, qualche risata per scaricare la tensione, domande sui turni, sulla parata di gruppo del giorno dopo, conferme, disdette, gli organizzatori che correvano da una parte all’altra per accertarsi che fosse tutto a posto.
Nel frattempo al Colosseo sono arrivati i nostri colleghi della German Garrison che hanno condiviso con noi questa esperienza e sono impegnati a montare l’X1 TIE Fighter, che ci hanno portato per realizzare la splendida coreografia che ha fatto da cornice a questo evento.
Grande ospite a sorpresa: Mary Franklin, Responsabile Eventi per Lucasfilm, che con grandi sorrisi e un’incredibile simpatia e gentilezza si aggira controllando il procedere dei lavori, tra strette di mano e foto dei nostri emozionati per questa presenza motivo di soddisfazione.
Qualcuno riesce a pranzare, ad altri lo stomaco si chiude, altri sono troppo presi dal prepararsi.
Serve un Vader e alcuni Storm per una presenza con il sindaco in Ara Pacis.
Presto cerchiamo, avvisiamo, prepariamo.
C’è il gruppo che deve partire per le prime foto con la stampa.
Servono assistenti per dare una mano a chi ha il casco, chi mandiamo?
Mentre la gente chiusa in spogliatoio attende il proprio turno, dall’esterno arrivano voci.
“Come va al Colosseo? Tutto bene?”
Piove.
Qualcuno ha detto che piove.
Gli organizzatori si bloccano: “come piove?”
E ora?
Si aspetta.
Il gruppo esterno torna e si aspetta.
E se non smette?
DEVE smettere.
Nel frattempo cerchiamo di riposare, di rilassarci, e le ore successive sono dedicate a noi; la cena, un po’ di svago con gli altri del gruppo.
Ma si avvicina l’ora dell’appuntamento serale, comincia la vestizione, ci si prepara, e cala il silenzio sempre di più.
Le persone pronte si sistemano nel corridoio, siamo in troppi, dobbiamo uscire in strada.
La security ci aiuta, si fa attorno a noi e aspetta il cenno da chi sta preparando nella zona Colosseo.
Passa un’ora. Di certo non aiuta… siamo agitati.
Finchè arriva il via, si parte, vengono fermate le auto, passiamo in mezzo alla strada tra la curiosità della gente, tra commenti e persone che in fretta cercano il cellulare in tasca per farci una foto.
Tutti noi procediamo, ovattati tra l’emozione e la concentrazione, le domande in testa, la preoccupazione di non sbagliare, che il costume sia a posto.
Ed eccoci… le luci del Colosseo, le immagini proiettate, il Tie illuminato, splendido e imponente.
E saliamo la collina di postazione con la marcia imperiale di sottofondo.
Un’emozione indescrivibile!!
I fotografi ci aspettano.
E’ buio si vede poco, occhio a dove si mettono i piedi.
Che agitazione…
Fortunatamente siamo assistiti da persone incredibili che ci aiutano a disporci per le foto di rito.
Venti minuti di attenzioni e poi si deve tornare.
Veniamo riaccompagnati allo spogliatoio e stanchi ma soddisfatti ce ne andiamo in albergo.
La mattina dopo si ricomincia, ma è il grande giorno, l’emozione è immensa.
Di nuovo operativi, di nuovo pronti e in attesa di un cenno.
E si riparte di nuovo per la strada tra un cordolo di guardie del corpo e organizzatori, attenti prima di tutto a noi e ai costumi che si sa, in mezzo alla folla non sono facili da gestire.
A differenza della sera prima, ci sistemiamo intorno al Colosseo per seguire un percorso più lungo che ci farà arrivare alla collinetta.
Parte di nuovo la marcia e via…
Quello che ci aspetta è uno scenario senza paragoni.
Una folla immensa da ogni parte ad aspettarci, fotografarci, arrampicati su scale e strade e terrazzi che circondano il Colosseo.
Ci accolgono con applausi fino al nostro arrivo nella zona transennata.
Di nuovo foto di gruppo, mentre alcuni dei nostri rappresentano scene di combattimenti di spade laser.
E poi raggiungiamo la gente, i bambini, i fan, per foto e strette di mano, tra facce contente e sorrisi incredibili.
E chi si aspettava una cosa del genere?
Emozionati e felici di questa partecipazione da parte del pubblico dobbiamo però chiudere l’evento e tornare e cominciamo a piccoli gruppi ad organizzarci per salutare e andare.
Si torna allo spogliatoio.
L’entusiasmo è molto, commenti, battute, e la tensione che se ne va, la stanchezza di fa sentire ma l’adrenalina ancora ci tiene su.
E’ fatta!!
Una felicità immensa.
I ringraziamenti ufficiali del gruppo di comando e di Mary Franklin che si è detta divertita e soddisfatta della nostra organizzazione e del nostro comportamento in pubblico.
Fieri ed orgogliosi di far parte di questo grande gruppo.
Altrettanto fieri per questo evento che per noi significa l’inizio di grandi cose in Italia.
Ci aspettano incredibili novità in futuro!!